Argonauti della Salute: un “viaggio” alla riconquista di ciò che fa bene

Area Tematica:  Scuola

Articolo a cura di Silvia Brocchi e Stefania Vianello

Come nella mitologia greca gli Argonauti affrontarono l’avventurosa e ardua missione di riconquistare il vello d’oro che ha il potere di curare ogni ferita addentrandosi in zone remote e sconosciute, nonché superando ardue prove accogliendo consigli e aiuti, così promuovere salute nelle scuole è, nella quotidianità, un compito affascinante, ma al contempo faticoso, che richiede a chi vi si dedica diverse capacità e la preziosa arte di saper collaborare e comunicare.

Se infatti il tema della salute a scuola, così come i progetti a essa dedicati, siano ormai diffusi dagli ‘80 del secolo scorso e abbiano portato in alcuni contesti un rinnovato approccio alla didattica «creando campi d’esperienza […] capaci di veicolare e supportare scelte di vita (e di salute) positive» (Garista, 2017), l’istituzione ancora fatica a guardare alla salute in una prospettiva olistica, rimanendo spesso ancorata a tradizionali schemi e strutture che impediscono una reale integrazione del tema del benessere con i programmi didattici, l’organizzazione scolastica e la cura degli ambienti e dei setting nei quali le giovani generazioni in crescita e il personale impiegato passano molte ore della propria giornata. Eppure la scuola si configura come un contesto sociale di apprendimento e di sviluppo di competenze e relazioni importante, che intercetta anche coloro che appartengono alle fasce di popolazione più svantaggiate ed escluse, e per questo, inevitabilmente, è sicuramente un protagonista nell’agire sui determinanti di salute della comunità. È da queste premesse e dalla necessità «di andare oltre i modelli esistenti e di ampliare le epistemologie e le pratiche sui temi dell’educazione e prevenzione» che nasce il modello della Rete di Scuole che Promuovono Salute (Rete SPS), il quale fa da sfondo ed è centrale per analizzare gli elementi della pratica degli Argonauti della Salute qui descritta.

Il modello fa propri i principi della Carta di Ottawa (1986) che guarda alla promozione della salute come a un processo che consente alle persone di aumentare il controllo sulla propria salute – risorsa essenziale per lo sviluppo della persona da un punto di vista sociale, economico e personale – e di migliorarla. Pertanto, «le Scuole che Promuovono Salute si occupano dello sviluppo delle abilità e delle competenze dell’intera comunità scolastica (individualmente e a livello collettivo), al fine di raggiungere autonomia e consapevolezza di quali sono le condizioni che portano allo stato di benessere e salute» (Schools for Health in Europe, 2021).

In questo quadro, i docenti referenti alla salute giocano un ruolo chiave all’interno delle scuole che aderiscono alla rete: sono quelle figure che, insieme al dirigente scolastico e agli altri referenti (es. docenti referenti per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, referenti dell’inclusione, ecc.), dovrebbero curare il processo che va dall’analisi del “bilancio di salute” dell’istituto, all’individuazione degli obiettivi di miglioramento – elaborati a partire dalle indicazioni della letteratura afferente al modello -, a infine coinvolgere la comunità scolastica nel suo insieme per il loro perseguimento. Tuttavia, spesso questi ruoli si trovano isolati nel compito che gli è affidato, dovendo scontrarsi con ambienti irrigiditi rispetto al cambiamento e fortemente sollecitati in termini di progettazioni e proposte dall’esterno che, se pur utili alla scuola per uscire dalla chiusura del proprio sistema, la affaticano da un punto di vista di sostenibilità dei tempi, delle risorse umane a disposizione e dell’organizzazione. Problema, quello della carenza di risorse umane, che ha investito le dirigenze di centinaia di istituti in Lombardia anche nel 2023, indebolendo le alleanze interne su cui i docenti referenti della salute a scuola potevano contare.

Ragionare in ottica di rete e allenarsi al confronto con esperienze analoghe provenienti dallo stesso territorio può quindi rappresentare, per i docenti referenti che si trovino all’inizio o nel corso del turbolento “viaggio” della promozione della salute a scuola, un’occasione per apprestare la nave con gli strumenti indispensabili per la navigazione e (ri)orientare la sua rotta, contando su delle solide àncore cui assicurarla in caso di burrasca o, più semplicemente, di una sosta ristoratrice.

“Argonauti della Salute” si declina quindi come un percorso rivolto ai docenti referenti della salute – in particolare, quelli delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado che aderiscono alle Reti SPS dei territori della Provincia di Lecco e di Monza e Brianza – finalizzato a potenziare il protagonismo e il riconoscimento delle capacità e delle conoscenze di queste figure chiave, anche al fine di rinforzare la funzione di raccordo dei processi, delle pratiche e delle metodologie esistenti all’interno delle stesse Reti.

Costruire la nave: i presupposti della pratica

Per poter navigare in acque libere e spesso turbolente è essenziale dotarsi di una nave solida e ben costruita: ci siamo quindi rivolti alla letteratura per dare consistenza a ciò che abbiamo proposto, interpellando diversi saperi.

Lo scafo, che permette di galleggiare e regala la possibilità di navigare, è rappresentato dai  due elementi senza i quali non avrebbe senso questo percorso: il concetto di empowerment, inteso qui come la possibilità di  restituire ai docenti il potere di sentirsi protagonisti attivi di cambiamento e l’approccio costruttivista.

Occorre, infatti, che i docenti stessi avvertano di poter osare qualcosa di nuovo, partendo da sé, dal proprio modo di entrare in relazione con il gruppo classe e con ciascun alunno, cercando tra le maglie di una burocrazia asettica uno spazio creativo di risignificazione dell’esperienza didattica.

«Nei costruttivisti c’è l’idea che conoscenza e sapere siano il risultato delle azioni di un soggetto attivo» (Varisco, 2002): non è, infatti, possibile apprendere senza sperimentare, aggiungere nuovi elementi al nostro bagaglio di conoscenze e competenze senza incardinarle in quanto già ci appartiene e senza che questo condizioni il modo in cui impariamo e organizziamo il sapere. Tradotto nella nostra pratica, questo sguardo rende ragione della scelta di un percorso che parte dall’esperienza diretta e concreta degli insegnanti e si co-costruisce in un continuo interscambio tra facilitatori e partecipanti.

Una nave ha bisogno di un timone per poter mantenere la rotta e adeguarla alle correnti e ai venti a cui si troverà esposta in mare: il nostro è costituito dal modello di promozione della salute della Rete SPS che  «si ispira a principi fondamentali di equità, inclusione, partecipazione e sostenibilità [e] interpreta […] la salute non come un contenuto tematico, ma come un aspetto che influenza significativamente il successo formativo e che deve costituire un elemento caratterizzante del curricolo [e] mette in atto un piano strutturato e sistematico funzionale alla promozione della salute di tutti gli alunni e del personale».[1] Il Modello si concretizza attraverso quattro ambiti di attenzione strategici, che tengono conto di tutti gli aspetti, gli attori e gli interlocutori del mondo scolastico: sviluppare le competenze individuali, qualificare l’ambiente sociale, migliorare l’ambiente strutturale e organizzativo e rafforzare la collaborazione comunitaria.

 Infine, ad una nave servono delle vele per poter navigare quando la forza delle onde e le spinte delle braccia non sono sufficienti: nel nostro gioco metaforico, questo aspetto è rappresentato dall’utilizzo di metodologie attive per la gestione del gruppo. Esse, infatti, consentono di rivitalizzare il gruppo in primis attraverso l’attivazione della spontaneità (Boria, 2005) che «stimola a trasformare la realtà, a rompere gli schemi, a evitare le cristallizzazioni: essa comporta di affrontare i rischi del cambiamento» (Boria, Muzzarelli, 2005). Inoltre, permettono di agevolare dinamiche di rispecchiamento tra i partecipanti, permettendo di sperimentare la forza del gruppo e le sue possibilità generative (Dotti, 2013) e, grazie all’utilizzo di medium (oggetti, musica, immagini) rivestono di sapore ludico l’incontro con l’alterità offerto dai colleghi presenti.

Tracciare la mappa – L’esperienza compiuta sinora

Il viaggio degli Argonauti della Salute è iniziato nel novembre 2019, con due piccoli gruppi di avventurosi docenti della Rete SPS di Monza Brianza suddivisi sulla base del grado di scuola in cui insegnavano; si era ancora in un tempo in cui la scelta degli incontri in presenza non è nemmeno stata messa in discussione. Con questi pionieri si è lavorato per fissare alcuni dei “petali” che compongono il  “fiore” della promozione della salute: comunicazione, relazione (con alunni e colleghi), collaborazione, innovazione, coinvolgimento delle famiglie, empatia, consapevolezza dei limiti della propria azione e apertura al confronto con altri professionisti (senza delegare, ma intrecciando le reciproche possibilità), valorizzazione delle passioni dei propri alunni sono state le principali parole chiave risuonate.

La pandemia da Covid-19 ha fatto sentire la sua voce dopo i primi due incontri e la prevenzione è diventato un imperativo che ha posto in primo piano la dimensione fisica della salute, adombrando la sfera relazionale e quella psicologica: gli incontri si sono spostati online e sono stati dedicati sia a come i docenti stessero vivendo quel periodo, partendo dalle proprie fatiche e risorse per fronteggiarle, per poi spostare lo sguardo verso gli alunni. Due elementi sono emersi con vigore: la necessità di costruire strumenti e spazi per mantenere anche a distanza una relazione vitale con loro e la percezione che la Dad avesse capovolto gli atteggiamenti degli studenti. Se, infatti, alcuni dei più attivi in classe sono quasi spariti durante le lezioni online, qualcuno tra i più “trasparenti” in aula è invece riuscito ad emergere e a far sentire la propria voce a distanza: questo ha aperto il campo a riflessioni circa l’importanza di stare in ascolto dei bisogni delle giovani generazioni e sulle possibilità di differenziare le modalità di insegnamento per poter valorizzare ciascuno.

Il passaggio all’online ha facilitato, nell’annualità successiva, l’allargamento della proposta di Argonauti della salute anche alla Rete SPS di Lecco, rete con una storia meno radicata di quella brianzola. Inoltre, abbiamo notato un forte ricambio tra i docenti partecipanti: sì è quindi optato per offrire un affondo formativo sui fondamenti della promozione della salute nel contesto scolastico, valorizzando lo strumento del Profilo di Salute come guida per l’analisi dei bisogni e delle risorse del proprio istituto, oltre all’importanza delle connessioni con il territorio, considerando la scuola come parte di una comunità educante più ampia (si veda ad es. M. Cau, G. Maino cur., 2021). Da questi incontri è emerso un desiderio di maggiore connessione tra referenti per la promozione della salute e dirigenti scolastici, che è esitato nella stesura di una lettera ai dirigenti che evidenziasse il valore e le ricadute concrete ritenute possibili grazie ad una maggiore collaborazione.

Questa lettera ha posto le condizioni perché il percorso dell’A.S. 2022/23 si aprisse con due incontri congiunti tra attori del mondo scolastico: docenti, dirigenti, operatori del terzo settore e dei servizi sociosanitari.

Il primo appuntamento ha rimesso a fuoco il modello della Rete SPS e portato un esempio virtuoso di intreccio tra i temi della promozione della salute e l’offerta formativa dell’istituto, realizzato proprio grazie alla collaborazione tra dirigente e referenti. Il secondo ha invece visto un confronto tra tutti gli attori presenti sulle tematiche emerse dalla lettera: in questa occasione sono state distillate alcune direzioni e strategie possibili e ciascuno dei presenti ha preso un impegno, un primo passo anche  molto semplice, per provare a renderle concrete nel proprio istituto.

A questi primi due incontri ne sono seguiti poi due diversificati per territorio e uno a reti congiunte, in cui affondare nelle tre direzioni emerse come più significative dal lavoro precedente: il benessere psicofisico dei docenti, il coinvolgimento dei colleghi non referenti, la formazione dei docenti in merito a tematiche di salute. Diversi elementi hanno riverberato tra l’uno e l’altro tema, giungendo a delineare quindi una pista d’azione concreta per l’anno appena iniziato: si è pensato di costruire un questionario per raccogliere i bisogni e i desideri dei colleghi  oltre che attivare in loro pensieri intorno ai temi della promozione della salute, e di stendere delle linee guida che supportino nella progettazione di una didattica maggiormente connessa a questo tema.

 

Rimettere la salute al centro: dalle reti SPS a una rete di alleanze territoriale

La suggestiva metafora degli Argonauti evidenzia alcune caratteristiche del percorso che abbiamo provato a sintetizzare nei paragrafi precedenti. Abbiamo deciso di rappresentare i docenti referenti per la salute come degli eroi in quanto è per libera scelta che spesso decidono di farsi portatori di un approccio alla salute a scuola che dovrebbe essere naturalmente nelle corde dell’Istituzione, ma che, spesso, viene considerato un “di più” nel «supermarket dell’offerta formativa» (Venturella, 2009). Inoltre, il sistema scolastico ancora fatica a uscire da logiche di autoreferenzialità (a livello di funzionamento e organizzazione):  sono pochi e circostanziali i tentativi di apertura all’esterno, e ancora meno quelli di ricerca e sottoscrizione di alleanze con altri soggetti per agire e rispondere efficacemente «in rapporto alle nuove sfide, alle domande di cura e di accompagnamento che le giovani generazioni pongono» (Venturella, 2009).

Se già l’adesione alla Rete SPS – che ne implica la condivisione dei principi – intende traghettare la scuola verso una comunità di pensiero, approccio e azione intorno alla salute,

Argonauti si configura quale rinforzo a questo impegno: esso intende agire sul tessuto culturale scolastico, partendo da chi la scuola la vive e la fa, gli insegnanti, amplificandone la voce e rafforzandone la consapevolezza sulle potenzialità intrinseche – proprie e dell’istituzione scolastica stessa, in funzione anche del suo essere garante dell’accesso indiscriminato ed equo all’educazione per tutti e tutte – costruendo e individuando insieme a loro mappe, riferimenti e rotte che possano diventare risorsa condivisa. In questo lavoro di capacitazione e messa a sistema, l’aspetto più controverso torna a essere il ruolo che la scuola, in quanto istituzione ed ente titolare del mandato educativo e senza il cui appoggio l’impegno del corpo docente rischia di essere vano, intende assumere in questo viaggio: se quello di monarca che affida la missione e resta a osservare da lontano lo scafo allontanarsi, sperando che non affondi, o se quello più coraggioso, ma pur sempre nelle sue corde, di capitano che prende il controllo della nave facendo della promozione della salute la sua missione.

 

Indicazioni bibliografiche e sitografiche

Boria (2005). Psicoterapia psicodrammatica. Sviluppi del modello moreniano nel lavoro terapeutico con gruppi di adulti.

Boria, F. Muzzarelli (2009). Incontri sulla scena. Lo psicodramma classico per la formazione e lo sviluppo nelle organizzazioni.

Cau e G. Maino, a cura di (2021) Manifesto e Carta delle comunità educanti. Consultabile dal sito https://www.conibambini.org/wp-content/uploads/2021/09/20210820-manifesto-e-carta-della-comunita%CC%80-educante-160per240.pdf

Dotti (2013). La forma della cura. Tecniche socio e psicodrammatiche nella formazione degli operatori educativi e della cura

Varisco, B. M. (2002). Costruttivismo socio – culturale. Genesi filosofiche, sviluppi psico – pedagogici, applicazioni didattiche

Garista, P. (2017). The Health Promoting Schools model. School as a pedagogical setting for generating wellbeing and learning. Consultabile dal sito https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/2651

https://www.who.int/teams/health-promotion/enhanced-wellbeing/first-global-conference

https://www.schoolsforhealth.org/concepts

www.scuolapromuovesalute.it

 

[1] Dal sito della Rete di Scuole che Promuovono Salute www.scuolapromuovesalute.it

Il Modello è stato elaborato a partire dai riferimenti internazionali in merito di promozione della salute (Carta di Ottawa, Risoluzione di Vilnius, Dichiarazione di Odense, Risoluzione di Mosca) e si ispira al modello europeo SHE – School for Health Promotion www.schoolsforhealth.org