Metodi e Nivalis | Milano | Febbraio > Luglio 2023
Un corso che nasce dalla collaborazione di Metodi e Nivalis, orientato a sviluppare competenze professionali utili a ideare, progettare e condurre in maniera efficace percorsi di supervisione in ambito sociale e sociosanitario.
Saper pensare e agire nella complessità.
Per chi opera in campo sociale e sociosanitario è oggi quanto mai sollecitata la capacità di interfacciarsi con problematiche e contesti complessi, che richiedono risposte nuove e co-costruite con i destinatari dell’intervento. Cresce, quindi, l’esigenza di formarsi con strumenti e metodi nuovi, che aiutino gli operatori a saper leggere, comprendere e agire in maniera trasformativa a partire dalle situazioni reali che si incontrano. Trattandosi di processi in continua evoluzione, che interessano fortemente anche l’ambito dei vissuti e delle capacità relazionali, appare necessaria e strategica l’attivazione di percorsi di supervisione e accompagnamento.
La presente proposta formativa trae spunto da queste considerazioni e si colloca in una prospettiva scientifica e culturale che fa riferimento alla teoria sistemico-relazionale, alla psicosociologia dei gruppi e alla psicologia di comunità, attingendo al decennale know-how professionale di Nivalis e Metodi.
Da questo angolo visuale la supervisione rappresenta:
- una preziosa occasione per accrescere le competenze delle équipe impegnate nei servizi alla persona nell’affrontare un problema e migliorare la propria efficacia nell’azione
- un’azione che esprime, chiarifica, elabora, trasforma le rappresentazioni e i vissuti dei protagonisti su una situazione data, rendendoli più competenti nel comprenderla e conoscerla e più capaci di agirvi, anche riconoscendosi come gruppo di lavoro che struttura interventi complessi e articolati.
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La supervisione come processo conoscitivo collaborativo.
Il processo di supervisione richiede di configurare un setting adeguato, cioè l’istituzione e il presidio di uno «spazio», di un «tempo» e di una «relazione», che consentono e favoriscono lo svolgersi del processo stesso. È importante che questo spazio-tempo sia diverso rispetto alla quotidianità dell’esperienza. Il setting della supervisione consente di interrogare i modi di accadere della realtà, i significati che gli vengono attribuiti e i problemi che genera. È uno spazio fisico, mentale e relazionale che è caratterizzato da regole e da ruoli: un dispositivo che sospende l’agire per fare spazio al pensare. Al centro dell’attenzione ci sono le prassi quotidiane (azioni, relazioni, accadimenti, effetti) attraverso cui si realizzano progetti, interventi e servizi. La finalità è quella di:
- attivare i processi necessari ad integrare i diversi punti di vista dei singoli operatori e sviluppare azioni e interventi condivisi
- affrontare situazioni critiche
- aumentare la consapevolezza dei problemi collegati alle relazioni di cura e presa in carico di persone con disagio
- individuare possibili soluzioni e sviluppare capacità creative, di cui si è portatori in modo spesso inconsapevole.
Uno degli strumenti più importanti della supervisione è il, così raro da produrre nella vorticosità operativa in cui oggi siamo tutti immersi, quasi senza tregua. Come scriveva Epitteto: «Non sono i fatti in sé che turbano gli uomini ma i giudizi che gli uomini formulano sui fatti».
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La proposta: finalità, destinatari, metodologia e contenuti.
Il Corso di Alta Formazione è orientato a sviluppare competenze professionali utili a ideare, progettare e condurre in maniera efficace percorsi di supervisione in ambito sociale e sociosanitario. Il Corso ha come destinatari psicologi, assistenti sociali, pedagogisti, educatori professionali. Da un punto di vista didattico si prevede l’impiego di una metodologia attiva e partecipativa, con il coinvolgimento diretto dei partecipanti in attività esperienziali e rielaborazioni teorico-metodologiche delle stesse. Il corso è orientato all’acquisizione di strumenti e strategie per la conduzione di gruppi di supervisione, alla condivisione di vertici di analisi e lettura dei contesti, dal micro al macrosistema, integrando differenti approcci e metodi, all’interno della matrice ecologico dialogica e di comunità. Una particolare attenzione verrà posta alla valorizzazione del patrimonio di esperienze maturate dai partecipanti e a quelle proposte dai formatori, in una logica di apprendimento situazionale. Il corso è articolato in 6 moduli in presenza della durata di due giornate consecutive l’uno a cadenza mensile (venerdì e sabato 9.30 alle 17.30) per un totale di 84 ore e attività da remoto (online) di 16 ore, per un complessivo di 100 ore formative. Per ogni modulo del corso vengono esplorati i principi guida e gli aspetti teorici, presentati metodi e strumenti di lavoro, osservati i processi in azione attraverso video e role playing, con simulazioni di lavoro sia in presenza che on-line. All’interno del percorso, sono previsti anche momenti di tutoraggio individuale.
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Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://www.nivalis.it/supervisione